• Che cos’è il digital wellbeing?

    Trascorriamo sempre più tempo online ed è quindi fondamentale che la tecnologia migliori la nostra vita anziché distrarci. La tecnologia è ormai ovunque ed evolve rapidamente. Interessa le informazioni, i modi di collaborare e restare in contatto con gli altri ed il nostro smartphone, è diventato il simbolo di questa rivoluzione tecnologica. In media, negli USA un adulto trascorre online circa 6 ore al giorno controllando il cellulare circa 50 volte al giorno.

    Stiamo iniziando a farci più domande sulla qualità del tempo speso online. È tempo speso bene? Aggiunge valore alla mia vita? 

    Che cos’è il digital wellbeing?
    È la capacità di creare e mantenere una relazione sana con la tecnologia. Significa usare la tecnologia per raggiungere i nostri obiettivi e non come distrazione o ostacolo. Se riusciamo a controllare la tecnologia possiamo usarne il pieno potenziale per trarne dei vantaggi. Sono molti i vantaggi di avere un rapporto sano e bilanciato con la tecnologia. Al lavoro può aiutarci a essere più concentrati e coinvolti. Se siamo più presenti possiamo anche essere più produttivi ed efficaci. Spesso si pensa che i dispositivi ci aiutino con il multitasking, ma in realtà questo è un po’ un mito. Molte ricerche mostrano che il multitasking riduce le nostre capacità cognitive. Le persone non sono davvero attente quando passano da uno schermo a un altro. Pensiamo alle notifiche che riceviamo e alla facilità con cui ci distraiamo. La chimica ci offre una spiegazione. I livelli di dopamina aumentano quando leggiamo notifiche ed email. Da alcune ricerche è emerso che le notifiche non controllate distraggono dal lavoro e ogni volta che ci distraiamo sono necessari 25 minuti per tornare al livello di concentrazione precedente.

    Nei nostri rapporti personali o di lavoro confinare la tecnologia al ruolo che le spetta ci aiuta a essere presenti e in contatto con chi ci circonda. Da una ricerca è emerso che quando i cellulari interferiscono nella conversazione le persone sentono che la qualità della conversazione è bassa, che c’è una mancanza di empatia dall’altra parte. Il più bel regalo che si possa fare a una persona è prestare piena attenzione. È quindi  molto importante staccarsi dalla tecnologia per entrare in contatto con il proprio corpo e con le proprie emozioni. Dormiamo meglio, stress e ansia diminuiscono e siamo più allegri. A volte è importante prendersi una pausa e rallentare per essere più efficienti quando decidiamo di essere online. Quindi non avere paura di staccare ogni tanto per interagire poi più consapevolmente online.

    Acquisire più consapevolezza delle nostre abitudini digitali online è il primo passo per cambiare e migliorare la nostra relazione con la tecnologia.

    Ognuno di noi ha un’idea diversa di come usare la tecnologia per soddisfare le proprie esigenze. La tecnologia deve quindi rispettare la nostra idea di tempo ben speso.

    Come si diventa consapevoli delle proprie abitudini digitali? Iniziamo rispondendo ad alcune semplici domande: come trascorri il tempo online? Aggiunge valore alla tua vita? Che cosa cambieresti della tua interazione con il digitale? Fai attenzione al tuo livello di stress quando usi la tecnologia digitale. Che cosa succede se stacchi per un po’? Questa app o questo strumento mi aiuta a raggiungere il mio obiettivo?

    In genere, sottovalutiamo il tempo che dedichiamo alla tecnologia. Questo perché spesso si tratta di azioni consuete o inconsce. Con un controllo dell’uso della tecnologia, avremo un quadro completo e capiremo come trascorriamo il tempo su questi dispositivi.

    Mantenere il controllo

    Esistono due elementi fondamentali: le linee guida digitali, cioè l’uso di app o tecnologie specifiche progettate per aiutarci ad avere un maggiore controllo, e le linee guida fisiche, che riguardano il modo in cui osserviamo l’ambiente e lo spazio personale circostante. Iniziamo con il digitale. Puoi iniziare riducendo oppure selezionando o personalizzando le notifiche sul telefono. Una funzionalità facile da usare è la modalità “Non disturbare”. In genere vengono bloccate tutte le notifiche e si evita di essere interrotti. Puoi impostare delle eccezioni in modo da attivare questa modalità pur continuando a ricevere chiamate in caso di emergenza. Quanto alle linee guida fisiche prova a trascorrere più tempo all’aperto per ricevere stimoli diversi. Perché non provi a iniziare e finire la giornata senza telefono? Caricalo fuori dalla camera da letto, in modo da mettere una certa distanza fisica.

    Migliorare la produttività al lavoro

    Prendere distanza dal digitale ci aiuta a migliorare i nostri rapporti sia personali sia di lavoro. Alle riunioni di molte organizzazioni ora si va senza dispositivi. Così si fa una scelta consapevole di non controllare i propri dispositivi. Ho due smartphone: uno personale e uno di lavoro. Al lavoro, metto silenzioso o spengo il mio dispositivo personale per potermi concentrare su ciò che faccio. Quando esco dall’ufficio, spengo lo smartphone che uso al lavoro e uso quello personale. Se voglio lavorare concentrandomi davvero li spengo entrambi o li porto in un’altra stanza.

    Migliorare la comunicazione con gli altri

    Cerca di avere più conversazioni faccia a faccia. Se il tuo interlocutore percepisce la tua distrazione avrà l’impressione di non essere importante per te. Riusciamo a capire meglio gli altri quando siamo totalmente presenti e ci concentriamo a entrare in contatto con loro.

    Ci vuole tempo per cambiare abitudini e comportamenti. Potrai approfittare di questo equilibrio e dei vantaggi di un benessere fisico e psicologico nel tuo rapporto con gli altri e nel tuo modo di lavorare.

    E tu? come ti rapporti con la tecnologia?

  • Hai attivato l’HTTPS sul tuo sito?

    a partire Luglio 2018 Google ha iniziato a rendere il web più sicuro per gli utenti, imponendo nuove regolamentazioni come ad esempio l’aggiornamento necessiario all’HTTPS.

    L’HTTPS è la verisone sicura del protocollo HTTP.

    L’implementazione di un certificato SSL garantisce un maggior livello di sicurezza per la navigazione sul web: la comunicazione tra browser e server del sito web in HTTPS viene infatti criptata, impedendo così possibili intrusioni. I dati trasmessi attraverso L’HTTPS, tramite il certificato SSL rilasciato da specifici enti terzi, vengono protetti su tre diversi livelli:
    Crittografia: lo scambio di dati viene criptato per essere protetto da eventuali intercettazioni.
    Integrità dei dati: durante il trasferimento i dati non possono subire modifiche e danni, intenzionali o meno, senza che questi siano rilevati e segnalati.
    Autenticazione: viene dimostrato che gli utenti comunicano con il sito web previsto.

    Google penalizzerà i siti non sicuri

    E’ fondamentale rendere più sicura la navigazione sul web per gli utenti; per questo si rende necessaria una trasmigrazione dal protocollo HTTP a quello HTTPS.  Google Chrome, il browser internet maggiormente utilizzato,  tramite la sua nuova normativa sulla privacy penalizzerà in modo significativo tutti i siti che utilizzaranno ancora l’HTTP. Un sito web non sicuro influenzerà negativamente l’opinione degli utenti e cambierà anche il modo di interazione con esso, provocando un aumento della frequenza di rimbalzo ed una conseguente diminuzione di impressions pubblicitarie, clic e vendite e-commerce. A partire dalla nuova versione di Chrome (Chrome 68 già rilasciata), nella barra dell’indirizzo  ogni dominio in HTTP verrà segnalato come “Non sicuro”.

    Perchè passare ad HTTPS

    Adottare il protocollo HTTPS non solo determina una maggiore sicurezza per gli utenti migliorando la loro esperienza sul web, ma aumenta anche notevolmente l’attendibilità di un dominio agli occhi di Google. Risultando più autorevole un sito può acquisire una visibilità più ampia. L’aggiornamento ad HTTPS è quindi valutato positivamente da Google, andando così a costituire un fattore di posizionamento seo sui risultati di ricerca.

    Non restare chiuso fuori! 
    Se hai neccessità di rendere il tuo sito sicuro scrivimi a info@simo.tokyo

  • Regolamento GDPR. Cosa fare.

    Dal 25 maggio 2018 è in vigore in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, il nuovo Regolamento GDPR (General Data Protection Regulation) riguardante la protezione ed il trattamento dei dati personali e la loro libera circolazione.

    • La nuova normativa sulla privacy, introdotta dal Regolamento UE 2016/679, ha previsto per gli Stati Membri due anni di tempo (2018) per adeguarsi alle nuove procedure della GDPR, un regolamento che cerca di ragruppare tutte le leggi europee sul trattamento dei dati da parte delle aziende, società , professionisti, enti pubblici e privati ecc in modo che ciascuna persona abbia il controllo sulle proprie informazioni personali.

    • Il nuovo regolamento GDPR formato da 99 articoli, prevede diverse novità che vanno dal cd. diritto all’oblio, ossia la possibilità per gli utenti di poter richiedere di rimuovere le informazioni che lo riguardano alla portabilità dei dati, che consente appunto di poter trasferire i dati personali da una piattaforma all’altra, senza vincoli con l’account, dall’obbligo di comunicare eventuali data breach, ossia fughe di informazioni sensibili.

    Il regime sanzionatorio è disciplinato dall’articolo 83 del regolamento Ue e prevede pesanti multe in caso di violazioni.

    Sanzioni penali con l’entrata del nuovo GDPR:
    ◦ Trattamento illecito dei dati;
    ◦ Comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala;
    ◦ Acquisizione fraudolenta di dati personali oggetto di trattamento su larga scala;
    ◦ Falsità nelle dichiarazioni al Garante e interruzione dell’esecuzione dei compiti o dell’esercizio dei poteri del Garante;
    ◦ Inosservanza dei provvedimenti del Garante);
    le sanzioni pecuniarie amministrative che dovrebbero tenere contro delle necessità delle micro e piccole e medie imprese che operano nell’UE.

    Le sanzioni per le violazioni al regolamento GDPR sancite dall’articolo 166 del Codice della Privacy italiano:

    1) Privacy sanzioni fino a 10 milioni di euro o, per le imprese fino al 2% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore, ad esempio per:
    violazioni in termini di:
    • informativa da rendere con linguaggio semplificato rilasciata ai minori di 14 anni in occasione dell’offerta diretta di servizi della società dell’informazione,
    • sui trattamenti svolti per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico che presentano rischi elevati;
    • sulle cartelle cliniche e ai certificati di assistenza al parto,
    • relativi ai trattamenti posti in essere dai fornitori di reti pubbliche di comunicazioni o di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico.
    • per colui che non effettua la valutazione di impatto di cui all’articolo 110, comma 1, primo periodo, ovvero non sottopone il programma di ricerca a consultazione preventiva del Garante a norma del terzo periodo del predetto comma, in relazione alle attività di ricerca medica, biomedica ed epidemologica.

    2) Privacy sanzioni fino a 20 milioni o, per le imprese fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore, ad esempio per:
    • trattamenti svolti per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri;
    • raccolta del consenso prestato dai minori di 14 anni in occasione dell’offerta diretta di servizi della società dell’informazione;
    • trattamento di particolari categorie di dati per motivi di interesse pubblico rilevante;
    • procedure di accesso fisico e logico ai dati genetici, biometrici o relativi alla salute;
    • trattamenti di dati relativi a condanne penali e reati;
    • diritti delle persone decedute;
    • diffusione di provvedimenti giudiziari contenenti dati personali;
    • trattamento di dati sanitari;
    • dati personali degli studenti;
    • trattamenti a fini statistici e di ricerca scientifica;
    • trattamenti nell’ambito di lavoro;
    • assicurazioni;
    • servizi di comunicazione elettronica;
    • misure di garanzia, delle regole deontologiche;
    • trattamenti svolti in ambito giudiziario.

    Le sanzioni europee riguardanti la privacy sono le seguenti:
    • fino a 10 milioni di euro per i singoli;
    • per le imprese fino al 2% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore;
    • fino a 20 milioni per i singoli;
    • per le imprese fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.

    Le sanzioni per mancato adeguamento della privacy in Italia sono le stesse di quelle applicate al resto d’Europa ma in Italia sono graduate in base a:

    • tipo di violazione;
    • gravità della violazione:
    • durata della violazione.

    Le multe in Italia sono equivalenti a quelle applicate in Europa per ogni singolo caso di violazione ma sono effettive, proporzionate e dissuasive.

    … e tu? hai controllato il tuo sito internet?
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  • La Caretera 2019

    Il 21 luglio sono stato invitato da Cristian di Trentino Snow Project a La Caretera 2019 di Riva di Vallarsa!
    Non sai di cosa si tratta? te lo spiego in breve… la Caretera è una gara in discesa per veicoli senza motore che quest’anno ha ospito la 3° prova del campionato Soap Box Scuderia Ferrari Club Championship.
    La gara era suddivisa per categorie di vetture:
    – MONOPOSTO PROTOTIPI
    – BIPOSTO PROTOTIPI
    – FOLKLORISTICHE
    – SOAP-BOX FERRARI CLUB.

    La giornata è stata caldissima!!! … ma il compito era molto semplice, trascinare dal fondo valle, alla partenza, i prototipi!
    Ecco la giornata dal mio punto di vista:

    Ovviamente qualsiasi uscita in quad per me è come un respiro d’aria purissima, è qualcosa che mi diverte e mi rilassa allo stesso tempo… quindi non vedo l’ora arrivi l’anno prossimo per rifare questa bellissima esperienza!